La pandemia di Covid-19 ed i relativi lockdown stanno mettendo a dura prova le coppie e le famiglie italiane. Nell’ultimo anno si stima che le separazioni siano aumentate del 60% rispetto all’anno precedente.
Gli ultimi mesi hanno portato tutti noi ad un grandissimo cambiamento di ritmi e abitudini, limitando le nostra libertà e costringendo molte persone a vivere una realtà di coppia praticamente simbiotica. Le coppie si sono così trovate a vivere una nuova modalità a cui non erano abituate e che può avere messo a dura prova la vita di relazione. Questa situazione ha portato molte coppie, anche quelle più solide, a sperimentare momenti di tensione e ha favorito la comparsa di criticità prima sommerse.
Solitamente i ritmi lavorativi e gli hobby ci portano a condividere insieme i weekend e le sere. Negli ultimi mesi, invece, le convivenze sono spesso state totali e appesantite dai problemi relativi all’emergenza sanitaria quali lo stress e la paura per la malattia, mancanza di lavoro, convivenza con i figli e relative difficoltà connesse. Ciò ha portato ad un’esplosione emotiva, che è sfociata in un desiderio di allontanamento e alla richiesta di separazione. I dati ci dicono che, di queste, il 40% sono per infedeltà coniugale, anche virtuale, il 30% per violenza familiare e il 30% per altre cause.
Secondo gli avvocati le coppie si sono sfaldate, nel 40% dei casi, perché a causa delle restrizioni è stato più difficile nascondere le doppie vite che i coniugi infedeli. Inoltre, le coppie che già mostravano segni di crisi hanno ricevuto il colpo finale dal vivere a stretto contatto per così tanto tempo. Coppie che già mostravano difficoltà di comunicazione, mancanza di interessi comuni e intolleranza per la mancanza di un proprio spazio personale sono quelle che hanno vissuto una maggiore tensione e comportato un aumento delle separazioni. Purtroppo, la convivenza forzata ha portato anche un aumento del 70% di violenze all’interno della famiglia.
Fermo restando che in caso di violenza domestica è importante trovare il coraggio di parlare con qualche figura amica e rivolgersi sia alle Forze dell’Ordine sia a centri specifici, quali ad esempio i Centri Antiviolenza, in questo articolo mi soffermo sulle strategie per gestire le relazioni di coppia, in cui non emergono violenze.
Come gestire al meglio il rapporto di coppia?
Innanzitutto va detto che, col tempo, i sentimenti possono modificarsi. La scarica adrenergica causata dalla fase di innamoramento non è eterna e le emozioni all’interno della coppia tendono a modificarsi. Ciò non significa necessariamente che diminuiscano, ma spesso possono cambiare di intensità. Mantenere l’innamoramento per il partner significa anche apportare cambiamenti, superare le nostre difese e paure, in modo da impegnarci a co-costruire un legame saldo.
Ecco 3 suggerimenti che aiutano le coppie a superare la prova del tempo:
Comunicare: spesso le coppie si chiudono in un isolamento coatto e non parlano, se non per darsi compiti o accusarsi. Parlare di sé, di come ci si sente, di come è andata la giornata è fondamentale per alimentare il rapporto di coppia. Facilitare la comunicazione aperta aiuta a superare gli ostacoli.
Litigare consapevolmente: innanzitutto va ricordato che tutte le coppie litigano. Ciò che cambia è la volontà di trovare una soluzione reciproca rispetto al voler prevalere sull’altro. Quando c’è un conflitto, quindi, dovremmo cercare di capire cosa il partner ci sta chiedendo ed essere empatici con i suoi sentimenti. Ovviamente, anche noi dobbiamo essere onesti e comunicare i nostri bisogni in maniera rispettosa.
Coltivare la coppia: spesso si danno le cose per scontato. Dopo tanti anni in cui si è insieme, con l’arrivo dei figli o con la gestione di quelli più grandi, si rischia di dimenticarsi di prendersi dei momenti di condivisone con il partner. Sebbene possa sembrare paradossale, in un momento in cui ci è chiesto di passare molto tempo con il nostro partner, dobbiamo ricordarci che la differenza la fa la qualità del rapporto, non la quantità. Condividere un hobby, un passatempo, andare a pranzo o cena (quando si potrà) fuori, sono solo alcuni esempi di come poter continuare ad alimentare il rapporto di coppia.
E se le cose non migliorano?
Quando una coppia vive una condizione di crisi profonda, spesso risulta fondamentale intraprendere una terapia di coppia. La terapia di coppia è un percorso che mira a risolvere i conflitti e i problemi che si sono creati all’interno di una coppia che non è più in grado di risolverli contando solo sulle proprie risorse.
Purtroppo, spesso le persone si rivolgono ad un terapeuta di coppia solo quando la situazione è al limite, vedendola come ultima spiaggia, arrivando con il pensiero che “se non funziona neanche con la terapia, allora la facciamo finita”. Sicuramente un percorso di coppia è uno strumento utile per migliorare la relazione, ma è bene sottolineare che richiede impegno e consapevolezza. Nel momento in cui si decide di intraprenderlo entrambi i partner devono essere disposti ad una profonda presa di coscienza di sé stessi e dei propri schemi comportamentali.
Richiedere aiuto ad un terapeuta di coppia risulta importante nel momento in cui uno o entrambi i partner stanno vivendo malessere duraturo che sembra insuperabile ed i tentativi messi in atto autonomamente non hanno sortito effetti positivi. Se non si agisce in maniera tempestiva, infatti, questi problemi tenderanno a cronicizzarsi e a trasformarsi in circoli viziosi che porteranno ad aumentare le incomprensioni. Il percorso di coppia aiuta i partner a ritrovare un equilibrio e un nuovo modo di stare insieme. Se anche tu stai vivendo una situazione problematica e vuoi risolverla, contattami per una consulenza