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Recenti studi mostrano un’elevata comparsa di sintomi psicologici, in particolare ansia e disturbi dell’umore, in chi ha contratto il Covid-19.

Nel corso degli ultimi mesi sono stati pubblicati numerosi studi clinici che hanno evidenziato che circa un terzo di coloro che contraggono il Covid-19 tende a sviluppare problemi neurologici o psichiatrici entro i sei mesi dalla diagnosi. Tale sintomatologia appare più frequente e più pesante al crescere della severità dell’infezione.  Come sappiamo da ormai due anni, i sintomi più comuni e più lievi causati dall’infezione Coronavirus sono mal di testadisturbi della percezione di gusto e olfatto, offuscamento della mente e disturbi di memoria. Inoltre, a causa dell’isolamento dagli affetti più cari, possono emergere sintomatologia ansiose e depressive.

La paura ossessiva di contaminazione

Una delle conseguenze psicologiche più evidenti del COVID-19 è la paura di essere infettati o di poter infettare gli altri senza saperlo. Anche in coloro che non sono stati infettati dal Covid-19 si è notato un aumento esponenziale del vissuto ansiogeno, dato dalla paura di contagiare e dalla paura, e conseguente senso di colpa, di poter contagiare persone care e sensibili, che potrebbe portare danni severi alla loro salute, e anche alla morte.  Questa sintomatologia appare più marcata in coloro che hanno avuto il Covid-19: se si è già ammalati una volta, il timore di una ricaduta aumenta. Va sottolineato che in situazioni di emergenza e pericolo, la mente umana tende a sviluppare delle paure irrazionali. Sebbene esistano procedure per gestire al meglio la situazione, ad esempio, lavarsi le mani, mantenere il metro di distanza, rimanere a casa se si ha qualche linea di febbre o sintomi specifici, ciò non è sufficiente per calmarci. Ciò può peggiorare e sviluppare poi paure sempre più infondate, come il timore irrazionale che l’infezione possa provenire dagli alimenti che mangiamo. Dei veri e propri sintomi ossessivo – compulsivi.

I risvolti psicologici dopo la guarigione da Covid-19

Depressione, ansia, disturbo post traumatico da stress. Questi sarebbero i disturbi psichiatrici più comuni provocati dal Covid-19, evidenziati dai ricercatori dell’Università di Oxford che hanno condotto uno studio pubblicato su The Lancet Psychiatry, condotto su 236.379 persone ammalatesi di Covid-19. Lo studio mostra come un terzo dei pazienti colpiti da Covid-19 ha ricevuto una delle suddette diagnosi entro i sei  mesi dall’inizio della malattia. Le percentuali di comorbidità con i disturbi psicologici aumentano tra coloro avevano avuto bisogno del ricovero in un reparto ordinario, e ancora più alte in chi è stato ricoverato in terapia intensiva. Tra tutti i disturbi psicologici il più comune è l’ansia seguita dai disturbi dell’umore e dall’uso di sostanze.  I

La relazione fra Covid-19 e disturbi psichiatrici vede coinvolti numerosi fattori: la storia di ogni persona, le condizioni sociali, economiche e le condizioni di salute mentale pregresse al contagio. Il perdurare, o scatenarsi, di specifici disturbi, quali ansia, stress, insonnia, depressione e rabbia, sarebbe dovuto alla sensazione di vulnerabilità indotta dalla malattia e al perdurare di questa situazione di emergenza e incertezza sul futuro.

Come gestire questi risvolti psicologici?

Uno degli approcci che si sta dimostrando maggiormente efficace per la gestione dei sintomi psicologici collegati al Covid-19 è quello Cognitivo Comportamentale. L’impatto globale del Covid-19 sulla salute pubblica è senza precedenti ed è importante agire in maniera tempestiva. Attraverso l’approccio cognitivo comportamentale è possibile gestire i disturbi attraverso un approccio in primis mirato all’esplorazione, validazione e normalizzazione dei vissuti emotivi, dei pensieri e delle reazioni alla pandemia.

Un secondo aspetto fondamentale risiede nell’insegnare strategie adeguate per la gestione dello stress. Sarà inoltre importante andare ad individuare i presupposti cognitivi che portano allo scatenarsi dei vari disturbi, in modo da imparare a gestire le proprie emozioni ed i propri pensieri negativi, favorendo la gestione della situazione attraverso i propri punti di forza.