Il principio Pollyanna (chiamato anche Pollyannaism o positivity bias) è la tendenza delle persone a ricordare gli elementi piacevoli in modo più accurato rispetto a quelli spiacevoli. La ricerca indica che a livello subconscio la mente tende a concentrarsi sull’ottimismo, mentre a livello cosciente tende a concentrarsi sul negativo.
Da dove deriva questo termine?
Il nome deriva dal romanzo Pollyanna del 1913 di Eleanor H. Porter che parla della storia di una bambina orfana, che viene mandata a vivere con sua zia Polly, nota per essere rigida, severa e corretta. Quando viene gettata in questo ambiente, Pollyanna cerca di mantenere e diffondere il suo ottimismo agli altri, cercando di trovare qualcosa di cui essere contenta in ogni situazione.
Il principio di Pollyanna è stato descritto da Margaret Matlin e David Stang nel 1978 utilizzando l’archetipo di Pollyanna più specificamente come un principio psicologico che ritrae il pregiudizio positivo che le persone hanno quando pensano al passato. Secondo il principio di Pollyanna, il cervello elabora le informazioni piacevoli e gradevoli in modo più preciso ed esatto rispetto alle informazioni spiacevoli. In realtà tendiamo a ricordare le esperienze passate come più rosee di quanto si siano effettivamente verificate.
I ricercatori hanno scoperto che le persone che si espongono a stimoli positivi ed evitano quelli negativi impiegano più tempo a riconoscere ciò che è spiacevole o minaccioso rispetto a ciò che è piacevole e sicuro e riferiscono di incontrare stimoli positivi più frequentemente di quanto non facciano effettivamente. Il principio di Pollyanna è stato osservato anche sui social network : ad esempio, gli utenti preferiscono condividere di più se sono colpiti emotivamente più frequentemente da informazioni positive.
Quando il vedere positivo diventa critico
Sebbene il principio di Pollyanna possa essere considerato utile in alcune situazioni, alcuni psicologi affermano che potrebbe inibire un individuo dall’affrontare efficacemente gli ostacoli della vita. Il principio di Pollyanna, in alcuni casi, può essere conosciuto come “Sindrome di Pollyanna” ed è definita come una visione parziale della realtà in cui il soggetto vede solo gli aspetti positivi, senza tenere in considerazione degli aspetti negativi che fanno parte della realtà.
Ciò è dovuta al fatto che la “Sindrome di Pollyanna” rappresenta una distorsione della realtà circostante. Per parlare di benessere e salute, è corretto sperimentare sia emozioni positive che negative. Solo in tal senso è possibile dare un significato veritiero agli eventi della vita, che è composta anche da situazioni dolorose, che necessitano di essere validate, riconosciute ed elaborate.
Vedere solo il lato positivo senza tenere in considerazione le criticità rappresenta un evitamento cognitivo che, sebbene positivo nel breve termine, può creare difficoltà croniche nel futuro. Non accogliendo un’emozione spiacevole, si corre il rischio di rifiutare un momento che invece necessita delle giuste attenzioni per poterlo fronteggiare. Se non lo vedo non posso affrontarlo e non posso cambiarlo.