I tempi del Coronavirus sono tempi eccezionali che ci mettono profondamente in crisi. Tuttavia molti di noi possiedono già le risorse per superare queste crisi e anche chi non sente di possederle già può agire direttamente per riuscire ad affrontare questo difficile periodo.
Il periodo che stiamo vivendo è fortemente debilitante. L’emergenza coronavirus, insieme alle misure di distanziamento sociale, sta avendo un forte impatto sulla salute mentale di numerose persone, portando ad un decremento del benessere psicologico. Sono tempi eccezionali che ci mettono profondamente in crisi a causa della paura di essere contagiati e contagiare. Ciò rischia di far sì che la paura diventi panico portando a perdere il senso della vita.
Ora più che mai è importante individuare azioni concrete per migliorare la propria capacità di far fronte alle difficoltà e individuare riflessioni positive che possono indurci a scoprire nuovi punti di vista. Si parla in questo caso di resilienza.
Cos’è la resilienza?
Il termine “resilienza” viene preso in prestito dalla fisica dei materiali e indica l’attitudine di un elemento a riacquistare la propria forma originaria dopo aver subito uno schiacciamento o una deformazione. In psicologia, con il termine resilienza, si definisce invece la capacità delle persone di adattarsi bene di fronte ad avversità, traumi, eventi tragici, minacce o altre fonti significative di stress e sapervi reagire in maniera positiva.
La resilienza fa riferimento alla flessibilità e alla messa in campo di risorse tali da poter reagire a circostanze avverse con forza mentale ed emotiva. Una persona resiliente è dunque in grado di adattarsi e fornire una risposta reattiva alla situazione stressante che sta vivendo. Le persone resilienti riescono a far fronte allo stress e sono in grado di riorganizzare positivamente la propria vita grazie a tratti di ottimismo, capacità di flessibilità e di collaborazione e condivisione con altri.
Ogni persona è differente. Alcuni già possiedono la resilienza necessaria, cioè le risorse, per superare queste crisi, facendo forza, ad esempio, sulla propria forza d’animo, creatività, spirito di adattamento. Altri, tuttavia, si ritrovano ad essere impreparati alle crisi legate alla pandemia che stiamo vivendo: non sanno come riuscire a gestire la paura e fare in modo che non si trasformi in panico, si ritrovano isolati e soli, non riescono ad accettare e far fronte ai cambiamenti di vita imposti dall’epidemia.
Strategie per aumentare la resilienza
Affinché sia possibile superare in modo resiliente la pandemia è necessario riuscire ad adattarsi con flessibilità alle restrizioni o alle limitazioni, aumentare il proprio senso di controllo sulla situazione e cercare di trovare aspetti positivi reali del problema, in modo da fornire un significato importante per noi stessi (Ad es., “Grazie a questa situazione ho imparato il valore delle relazioni”).
Le misure restrittive e l’isolamento sociale hanno portato anche ad una parziale riorganizzazione della quotidianità: è fondamentale investire questo tempo in altre attività per non correre il rischio di cadere in apatia e depressione. Questi concetti possono essere tradotti in consigli operativi per fronteggiare lo stress provocato dall’attuale situazione. Eccone alcuni:
- Coltivare i propri rapporti sociali anche a distanza
- Sperimentare nuovi hobbies
- Impegnarsi in lavoretti rimandati finora a causa della mancanza di tempo
- Studiare o leggere
- Attuare momenti di rilassamento profondo (esercizi di respirazione, meditazione, training autogeno).
Inserire queste attività nella propria quotidianità ha sia lo scopo di aumentare la cura di sé, sia di aumentare il senso di controllo e gestibilità della situazione avversa. L’impegnarsi nel fare qualcosa di positivo è di per sé un esempio di scelta di azione contro la sensazione di totale impotenza ed inefficacia.
Un’ulteriore strategia, di prioritaria efficacia, è quello di concentrarsi sul presente. L’atteggiamento da promuovere è quello di “un giorno alla volta” in cui le attività e l’attenzione devono essere incentrate sull’oggi, con un focus attento e consapevole rispetto a ciò che proviamo qui ed ora.
La resilienza, quindi, non è qualcosa di innato ma è frutto di un’azione deliberata. La resilienza, infatti, non è una capacità presente o assente in una persona, ma può essere appresa poiché riguarda comportamenti, pensieri ed azioni che possono essere perfezionati da chiunque. Attivarci ora ci permetterà, una volta usciti da questa situazione, di guardarci indietro con un nuovo spirito.
Esistono diversi training efficaci per sviluppare queste dimensioni: se sei interessato/a ad avere maggiori informazioni puoi contattarmi e sarò lieto di valutare la strategia più indicata.